giovedì 13 settembre 2012

Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Vigneto delle Oche - Fattoria San Lorenzo


Ormai sono alcuni anni che mi diletto a degustare i vini della nostra bella Italia, sfinendo amici, parenti, conoscenti e sconosciuti, con i miei discorsi sul vino.
Possibilmente mai lo stesso, sempre uno diverso, sia per vitigno, che per zona, oltre naturalmente alla cantina.
Oggi un bianco del Friuli, domani un Taurasi campano e domani chissà, magari un Gattinara Piemontese.
Approfondire, scoprire nuovi odori, nuovi sapori, arricchire sempre più il mio bagaglio personale.
Questo attualmente è il mio scopo primario, che alimenta la mia passione per questo mondo straordinario.
Una cosa però è certa, sempre meno spesso mi capita di stupirmi, di emozionarmi, di ripensare ad un vino bevuto mesi e mesi prima e di risentirne ancora il suo gusto in bocca, vivo come allora.
Fortunatamente però, a volte succede… Ed allora è “amore” vero.
Il suo tipico riflesso verdolino si vede ancora, ma il giallo vira visibilmente verso il dorato. Questa versione è infatti un 2008.
Mettendolo sotto il naso capisco subito che potrebbe essere una di quelle giornate da ricordare, ma è sempre meglio non illudersi. Non sempre in bocca ritroviamo ciò che il naso può solo prevedere.
Poi finalmente il primo sorso… tremendamente corposo con i suoi 14 gradi e mezzo portati benissimo e con un finale infinito. Di quelli che risenti in bocca anche l’indomani al risveglio.
Fattoria San Lorenzo è una piccola azienda marchigiana ma con un sacco di talento.
Ho avuto la fortuna di degustare anche il loro prodotto base, …Di Gino…., e devo confermare quello che ho sempre pensato, ossia che i grandi vini vanno degustati prima nella loro versione base.
Quando il base è eccellente, cosa che senz’altro si può dire della versione Di Gino, sicuramente la versione di punta non potrà che essere sensazionale …
Signori, tutti in piedi, Standing Ovation!!!

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